ARTE E GIOCO D’AZZARDO

Gli artisti di tutti i tempi documentavano la vita di tutti i giorni, la società e gli eventi; infatti, in molte opere d’arte troviamo il tema del gioco d’azzardo.

Il gioco d’azzardo nella storia

Già nell’epoca antica, il gioco d’azzardo era molto praticato in Grecia, Cina, Egitto, ecc.. da persone che avevano il coraggio di sfidare la fortuna, il destino.

Numerose opere d’arte documentano la pratica del gioco d’azzardo lungo i secoli e ci permettono di studiare le abitudini e l’evoluzione del gioco d’azzardo.

Gioco delle carte nell’arte

Il gioco d’azzardo è stata una grande ispirazione per artisti italiani e mondiali. Quelli che vediamo oggi sono soltanto alcuni dei più famosi quadri che rappresentantano giochi da casinò.

I bari di Michelangelo Merisi da Caravaggio

Uno dei più famosi dipinti del gioco delle carte è I bari di Caravaggio, il quadro è stato realizzato per Francesco Maria del Monte nel 1595.

Nel dipinto sono raffigurati 3 personaggi che giocano a carte; purtroppo uno di loro è destinato a perdere. Vediamo, però, anche un giullare con delle carte nascoste dietro la schiena, pronto a tirarle fuori al momento giusto.

L’artista è riuscito a realizzare una scena che riesce a provocare nell’osservatore una reazione di agitazione, di ansia, perché la vittoria non sarà fortuna ma solo inganno.

Il mazzo con cui giocano i protagonisti ha carte italiane, si suppone carte milanesi. Alcuni ritengono che il gioco sia la primiera, altri suppongono il gioco di zarro, ovvero un gioco molto simile al nostro poker online.

Il baro con l’asso di quadri di Georges de La Tour

Un quadro molto simile allo stile caravaggesco in molti tratti: la luce, la rappresentazione dei personaggi e i temi trattati. Anche qui viene raffigurata una partita a carte e un momento di scorrettezza, ma cambiano i personaggi. La particolarità di questo quadro è che sono le donne a giocare, e questo dimostra che donne di qualsiasi ceto sociale si intrattenevano con il gioco d’azzardo già all’epoca.

L’argomento in un gioco di carte di Jan Steen

In questa opera, l’autore cattura un momento molto particolare, la lite tra giocatori. Vediamo, infatti un gruppo di persone che consolano un giocatore infuriato. Non sappiamo il motivo della lite, ma capiamo che il nostro protagonista ha giocato in un luogo non adatto. Infatti, è particolarmente evidente la differenza di abiti tra il protagonista e i paesani. Molto probabilmente il nostro protagonista è stato ingannato dai paesani, visti i sorrisi maliziosi delle persone nell’angolo destro. Un’altra particolarità, in comune con l’opera di Caravaggio, è la tavoletta di Backgammon che si scorge in fondo al quadro.

I giocatori di carte di Paul Cézanne

Particolarmente famoso perché è stato venduto per 250 milioni di dollari ad una famiglia del Quatar, diventando così il quadro più costoso della storia del mercato dell’arte.

I protagonisti del nostro quadro sono stati colti in un momento di grande concentrazione durante una partita a carte. Inoltre, rappresentarli lontani ha sottolineato ancora di più l’intensità della concentrazione e l’importanza della mossa successiva.

In questo caso, non ci sono né imbrogli né dramma, solo una scena di vita quotidiana dell’epoca.

Cani che giocano a poker di Cassius Marcellus Coolidge

Questo quadro, in realtà, appartiene ad una serie di ben 18 opere realizzate tutte da Coolidge. Egli le realizzò perché gli furono commissionate da un’agenzia pubblicitaria, Brown & Bigelow, per promuovere i sigari. Entra così, indirettamente, il gioco d’azzardo nella pubblicità e nel design.

La partita di carte di Fernand Leger

Il principale soggetto di questo quadro è il gioco ma passa un po’ in secondo piano rispetto alle figure e al loro dinamismo. I tre soldati raffigurati rappresentano il duplice sentimento dell’artista. Da una parte abbiamo l’attrazione per il mondo della guerra, dall’altro lato abbiamo questi umanoidi freddi e disumani. Una vera e crudele rappresentazione della guerra, che può essere intesa come uno spietato gioco d’azzardo.

Invalidi di guerra giocano a carte di Maler Wilhelm Heinrich Otto Dix

Anche qui l’autore rappresenta le conseguenze della guerra, ma con un tono più ironico e con la volontà di criticare i traumi subiti nelle tante battaglie. I protagonisti sono uomini gravemente feriti, dipinti come se fossero dei mostri. Questo, però, non vuole essere offensivo, quanto una rappresentazione dei gravi danni subiti dalla guerra. Le ferite fisiche si accompagnano a quelle dell’anima, che una volta risorta dalle cenere gode di momenti spensierati, come una partita a carte.